Pescato a km Zero? Ci pensa Coldiretti
Ci avete mai pensato che non solo l’agricoltura può essere a chilometri zero ma anche la pesca?
Sapete che con tutte le nostre miglia di costa abbiamo solamente un igp e si trova nell’intero territorio della Provincia di Trento e nel comune di Bagolino in Provincia di Brescia, con la loro produzione di “Trota del Trentino”, sembra assurdo, soprattutto da parte di noi siciliani e che spesso andiamo fieri del nostro pesce.
Coldiretti ha l’obiettivo di sostenere il rilancio del consumo del pesce locale, accorciando la filiera e diminuendo i costi di che derivano da troppi passaggi, riuscendo a rendere tracciabile il pescato, contrastando magari le importazioni di pesce non italiano.
Il mercato del contadino ha sempre avuto e continua a riscuotere grande successo, chiunque di noi è andato per portare a casa qualcosa di buono e prezioso per il nostro palato.
Immaginate lo stesso con i prodotti che arrivano da mare?
L’evento a cui ho partecipato, è stato realizzato proprio con questo scopo, raccontandoci la “storia” del pescato e le sue proprietà, tutto cucinato divinamente dallo chef Fabio Cardilio che esaltando prima vista e poi gusto ci ha accompagnato piatto dopo piatto in un percorso gastronomico speciale.
La cena realizzata grazie al Programma per la pesca e acquacoltura italiana del ministero delle Politiche agricole, alimentari e Forestali e mirata alla promozione dell’ittiturismo, pesce abbinato con le specialità locali del territorio limitrofo, dalle foglie di limone che avvolgevano il pesce spada, alle fave del macco in cui era immersa una dadolata di alalunga.
Adesso lascio spazio alla vostra immaginazione dei sapori attraverso le immagini che raccontano cosa Coldiretti vuole realizzare.