Se arriva Amato, la “Polaroid” di Renzi diventerà un banco ottico?
A Giugno scorso Matteo Renzi nel suo intervento al Big Bang ha parlato in maniera suggestiva della fotografia, portando alla memoria di tutti noi l’utilizzo della Polaroid, ponendola a paragone con le ultime macchine digitali: scattando proprio delle fotografie: “Le facce delle foto sono le stesse, ma tutto è diverso. Voglio arrivare a dire che anche una politica può essere così. Tentare di rappresentare la realtà con due strumenti diversi: uno vecchio stile, che non butto via, ma che fa la foto peggio di quello nuovo. Noi vogliamo cambiare macchina fotografica. Dobbiamo essere in grado di dare una foto digitale dell’Italia, senza più nostalgia del passato”.
Di mesi ne sono passati, abbiamo votato, è successo tutto o forse non è successo niente, stasera forse Napolitano potrebbe dare l’incarico a Giuliano Amato per fare un “nuovo” Governo.
Se dovesse accadere davvero cosa diventerà la Polaroid di Matteo Renzi? Forse un ancora più antico banco ottico dei primi del ‘900?
Incrociamo le dita e speriamo che “questo” sviluppo vada per il verso giusto.