Babinski 5 Serena 3
Le zanzare ancora non ci lasciano, nonostante la temperatura sia scesa davvero drasticamente.
Ieri notte, uno strano fenomeno di moltiplicazione, nella camera da letto: non eravamo più in due ma in dieci.
Lo capisci, per un’ ombra che vedi , enorme, riflessa sul muro o dal ronzio che riesce ad infastidire quei momenti in cui ti stai rilassando in silenzio.
La penombra, nelle ultime ore del giorno ci accompagnava, solo una luce fioca intorno noi tanto da riuscire a distingure i contorni delle cose che ci circondavano, al tempo stesso però ci lasciavano ignari degli ematofagi che volavano sopra di noi come degli avvoltoi, arrivati per consumare le carcasse abbandonate solo che noi eravamo ancora vivi e caldi.
Al primo segnale di pericolo abbiamo acceso la luce ed abbiamo visto piano piano quel convivio di zanzare enormi, perchè piene del sangue di Babinski, il mio stranamente non è stato succhiato.
Abbiamo deciso di dividerci il compito, con diverse tecniche, apparteniamo a due scuole di pensiero diverse.
Personalmente prediligo la tecnica dello "stonamento in volo": capace di farle finire a terra stremate dal colpo o morte direttamente.
A volte riesco anche con un balzo a prenderle, come se stessi giocando a pallavolo, pronta a fare una battuta.
Babinski invece predilige due metodi, il primo è quello detto " A mani giunte". A sentirlo così può risultare blasfemo visto che questo segno di raccolta contiene in sè la stretta mortale ma è molto efficace, un gesto così veloce da lasciare sul muro un segno.
Una vera forza della natura, tanto da paragonarlo alla dionaea muscipula nel momento in cui chiude le sue trappole.
Questa tecnica comunque presenta dei limiti: uno di questi è l’altezza a cui la zanzara si ferma ad attendere il trapasso. A questo punto subentra: " Morte da calzino volante".
Ci si mette perpendicolari alla preda e si scaglia contro il calzino, possibilmente sporco, per ovvi motivi.
Alla fine, ed erano ormai quasi le due del mattino il risultato ha visto vincere Babinski per 5 a 3.
Due sono rimaste vive e vigili.