Cupidamente
Il rapporto con la lingua italiana nel corso della mia formazione scolastica è stato travagliato fino all’incontro con una prof , la quale propinando ogni giorno l’analisi logica e grammaticale, ci ha formato davvero.
Per tradurre il greco ed il latino sono fondamentali certe nozioni perchè se non si sa a cosa corrisponda in italiano quella determinata parola , può venire fuori un 3 come voto del compito.
Lasciando i banchi di scuola , ho affinato il piacere del conoscere abbracciando il mondo fascinoso dell’etimologia , mi strega quasi quanto gli istoni del DNA o i blocchi della polispermia!
A volte penso a delle parole, cercando di capire la loro origine e poi anche grazie ad internet scopro quale mistero si cela dietro.
Come la parola carato…. deriva dall’arabo qirat: il seme di carruba che veniva usato dai gioiellieri per pesare le pietre preziose o la "tamarro".. che era il venditore di datteri.
Oggi, senza averci mai riflettutto, mi sono imbattuta nel verbo desiderare e anche qui, ho scoperto quello che c’era dietro: de-siderium, guardare cupidamente qualcosa che ti attrae.
Bellissimo che dagli astri si sia arrivato ad attribuire un significato così bello.
La scienza e l’etimologia si sono unite.