Enrico Bucci contro Musumeci: Variante Delta esperimento sulla pelle dei siciliani
Enrico Bucci, biologo, ricercatore, professore… da diverso tempo scrive una rubrica molto interessante su “Il Foglio”: “Cattivi Scienziati”, oggi la Regione Siciliana ha l’onore di essere “refertata” in relazione ai dati e a quello a cui stiamo tutti assistendo. Ecco una serie dei passaggi fondamentali dell’articolo, che dimostrano scientificamente quello sta succedendo e continua ad accadere sulla nostra pelle!
Si sta lo stesso svolgendo un esperimento che potrebbe permettere di valutare appieno l’infettività e la pericolosità della variante Delta, in assenza di copertura vaccinale appropriata e in presenza di una amministrazione regionale che pare più preoccupata di salvaguardare il “colore” della regione che le vite dei propri concittadini.
In Sicilia, la crescita di infezioni, ospedalizzazioni, ricoveri in terapia intensiva e persino morti, considerando i dati su base settimanale, è ormai chiaramente e indubitabilmente esponenziale. Non da ora: sono settimane che questo fenomeno è stato osservato, denunciato, confermato.
Come la regione possa pensare di andare avanti facendo così pochi test, a fronte della citata progressione esponenziale, è un mistero cui si può dare risposta solo nei corridoi dei palazzi di governo siciliani; di certo, un’epidemia non si contiene evitando di tracciare e sperando che si risolva tutto per il meglio.
Un’epidemia in ripresa esponenziale in una regione poco vaccinata, con forti flussi turistici, e contemporaneamente un programma di monitoraggio basato su un numero di tamponi insufficiente rispetto alla reale entità del fenomeno.
Le nuove infezioni fra i siciliani costituiscono la frazione più ampia di quelle sul territorio nazionale; la cosa peggiore è che, naturalmente, il focolaio non resterà circoscritto alla Sicilia, perché i turisti che dalla Sicilia ritornano contribuiscono in maniera sostanziale alle nuove infezioni in tutta Italia.
Se volete leggere l’articolo completo: Enrico Bucci parla della gestione Siciliana nella sua rubrica “Cattivi Scienziati”.