Il Villino Florio all’Olivuzza è un edificio, con annesso giardino, sito nei pressi della Zisa a Palermo, in viale Regina Margherita.

Il villino, immerso in uno splendido giardino ora circondato da alti edifici di nuova costruzione, venne commissionato dalla ricca famiglia Florio all’architetto Ernesto Basile e realizzato tra il 1899 e il 1902.

È una delle prime opere architettoniche in stile Liberty d’Italia e viene considerato uno dei capolavori dell’Art Nouveau anche a livello europeo. Essendo Vincenzo Florio un uomo d’attitudine cosmopolita e molto dedito ai viaggi, il Basile in questa opera sembra voler ricreare tutte le tappe toccate dal ricco borghese inserendo nella struttura vari elementi, come facente parte di un itinerario: ricurve superfici barocche, capriate tipicamente nordiche, torrette cilindriche che rimandano ai castelli francesi, colonnine romaniche e bugnati rinascimentali sono tutti elementi sapientemente miscelati a creare un capolavoro di eclettismo ed originalità. Terminata l’età d’oro della famiglia, il villino cadde in disuso fino all’incendio del 1962 che ne danneggiò parte dell’interno. Dopo il restauro, ha ospitato gli uffici del Dipartimento Regionale per l’Architettura e l’Arte Contemporanea ed è una delle sedi di rappresentanza della Regione Siciliana. (Wikipedia)

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Sono due le ditte che si sono occupate del progetto: una per il recupero della struttura, l’altra per la riqualificazione del giardino. Il restyling totale del Villino Florio è stato finanziato dall’Unione europea con una somma di circa 600 mila euro.
Non è ancora chiaro se sarà aperto al pubblico per un periodo prolungato o in via definitiva, oggi è stato visitabile e mi hanno detto che “almeno stasera” le luci del giardino saranno accese.

Il Villino Florio sarà adibito a sede di mostre ed eventi culturali.