Piano piano l’applicazione Telegram sta prendendo “piede” dentro i nostri smartphone, in un primo momento può apparire un clone del nostro caro WhatsApp ma non è così, le differenze sono tante, come ad esempio il costo: 0.

Altra caratteristica che lo rende diverso e più versatile è l’avere la possibilità di parlare con un altro utente del quale non si conosce il numero di telefono: infatti Telegram offre la possibilità di generare un proprio username per essere rintracciati, facendo una ricerca, senza che il vostro numero appaia, praticamente è come liberarsi della schiavitù del “dammi il tuo numero” o “dammi il numero di telefono di Tizio…”.

Un’altra caratteristica che gli dà un ulteriore plus è dato dal potere utilizzare l’app anche sui tablet, dopo averla scaricata sul proprio telefono, basta semplicemente fare lo stesso per l’altro device e inserire il codice che verrà inviato via sms.

Per gli smanettoni poi, esiste la possibilità di creare dei bot, perché le loro API sono libere: praticamente degli “utenti” automatizzati che rispondono ai vostri bisogni e per Palermo già ne esistono diversi:

  • Amat (@amatPAbot) potrete avere informazioni su linee, corse, fermate e orari.
  • Protezione Civile Palermo (@ProtezioneCivilePAbot) fornisce la localizzazione esatta delle aree di accoglienza del Piano di Protezione Civile di Palermo. Entrambi sviluppati da Giovanni Pirrotta
  • Unipa BOT (@Unipabot) sviluppato da Gabriele Dell’Aria che aiuta gli studenti, come lui, ad orientarsi dentro Università degli Studi di Palermo.

Esistono altri due bot interessanti, che funzionano anche per Palermo, come @trasportCHBot (trasporti ferroviari) e @Webcamstravelbot (webcam), entrambi sfruttano la posizione geografica dell’utente.

Non dimentichiamo poi la possibilità di condividere un numero illimitato di foto,video, file (doc, zip, mp3, etc.) con dimensioni fino a 1,5 GB per ogni documento. Grazie alla infrastruttura con più data center e alla loro crittografia, Telegram è anche più veloce e molto più sicuro proprio per questo Telegram è famoso per le sue  “Chat Segrete”, ve le faccio spiegare direttamente da loro:

In cosa si distinguono le chat segrete?

Le chat segrete sono per quelli che voglio veramente più sicurezza degli altri. Tutti i messaggi nelle chat segrete utilizzano la crittografia end-to-end. Questo significa che solo tu e chi riceve i messaggi li potete leggere — nessuno può decifrarli o intercettarli, inclusi noi di Telegram. I messaggi delle chat segrete non possono essere inoltrati. Inoltre quando elimini dei messaggi nella conversazione, viene ordinato all‘app di eliminarli anche dall’altra parte.

Puoi ordinare ai tuoi messaggi, foto, video e file di autodistruggersi in un lasso di tempo preimpostato dopo che sono stati letti o aperti dal destinatario. Il messaggio scomparirà sia dal tuo telefono che dal suo.

Tutte le chat segrete su Telegram sono specifiche del dispositivo e non fanno parte del cloud di Telegram. Questo significa che puoi accedere ai messaggi della chat segreta solo dal dispositivo di origine.

Un altra caratteristica bellissima che si sta allargando a macchia d’olio è la possibilità di creare dei Canali, dove il numero di membri è illimitato, ti viene fornito un link pubblico da potere condividere, per permettere agli utenti di iscriversi facilmente.

Sembra quasi l’evoluzione del Feed RSS, soprattutto per la comodità, immaginatelo sia come creatori di contenuti: scrivete un nuovo post e pubblicate il link del Canale, gli iscritti in un secondo saranno subito da voi, sia come utente che ha tutto facilmente a disposizione, facilmente raggiungibile con tanto di notifica che ti avverte.

Come sappiamo bene, ormai quasi tutti i contenuti vengono fruiti da un dispositivo mobile e non possiamo più farci trovare impreparati.

L’utente una volta iscritto al Canale ha comunque la possibilità di silenziare le notifiche, che non devono essere mai moleste, di cercare una notizia nel vostro flusso e di vedere quante persone hanno già visto la notizia e quanti sono gli utenti ma non di vederli.

La nostra Palermo si sta svegliando anche sotto questo punto di vista, sono già nati diversi Canali Telegram, io ovviamente ho realizzato quello di Calia & Semenza al quale vi invito, iscrivetevi qui!

Disponibili anche quelli di Mobilita Palermo e di Palermo Indignata se ne conoscete altri, linkateli nei commenti.

Aspetto i Telegram ufficiali per Palermo, siamo ricchi di Open Data, non possiamo lasciarli fuori da Telegram e dai nostri smartphone!

 

Il primo telegramma fu spedito da Samuel Morse il 24 maggio 1844, coprendo la distanza da Washington a Baltimora. Il messaggio conteneva una citazione biblica dal libro dei Numeri: What hath God wrought! (“Che cosa Dio ha creato!”).