Biglietto Amat e Strisce Blu, da oggi, le paghi dal tuo smartphone
Finalmente da oggi è possibile acquistare il biglietto Amat sul proprio smartphone, quello che molti di noi geek palermitani sognavamo e speravamo è diventato realtà, sarà possibile anche pagare la sosta delle Strisce Blu, gestite dall’Amat, e “ricaricarle” a distanza!
L’Amat ha iniziato un ciclo di sperimentazione in regime di non esclusiva della durata di un anno per i sistemi operativi iOS, Android e Windows Phone, i prossimi 365 giorni dovranno essere quelli dove faremo capire che per tecnologia non siamo secondi a nessuno, siamo tutti smanettoni rosanero!
Con la sperimentazione dei nuovi sistemi di pagamento dei titoli di viaggio e della sosta, gli utenti potranno scegliere fra tre App: “My cicero” della Pluservice, “Up Mobile” di Banca Sella, “Regionesiciliana.com” della società Integra, e un dispositivo elettronico: ‘Bus & Park della Neos Teck.
L’App My Cicero non è dedicata solo a chi ha dietro un telefono che fa tutto tranne il caffè, come molti dicono, ma anche a chi utilizza più agevolmente gli sms, siete ancora dubbiosi?
Leggete la pagina dedicata alla nostra città e cominciate da oggi a sentirvi più liberi, perché anche io troppo spesso ho preso l’auto o sono andata a piedi, di più la seconda, perché comprare il biglietto e avere i “soldi scambiati” era quasi una impresa titanica.
Quante volte dando 10 euro al rivenditore di biglietti, vi hanno risposto: “Lei non mi vuole fare lavorare” e non ti vendevano l’agognato biglietto, scientificamente poi, passa il bus che ti serve appena metti il piedino fuori dalla “putia”.
Sappiamo che qui le “corse” spesso non sono all’altezza di questo nome, bonariamente, nel senso che non corrono o meglio sono “merce rara” come mi disse una volta una mia amica giornalista incontrata alle 20,30 alla fermata del bus a Piazza Indipendenza!
Buon e-ticket a tutti!
La vendita tradizionale cartacea di biglietti bus e schede sosta rimane invariata.
Se fosse arrivata vent’anni fa, questa rivoluzione, non avrei raccolto tutti questi biglietti, messi in una scatola, ogni giorno quando tornavo da scuola. Perché anche fare l’abbonamento era un’impresa! 🙂