Il primo Tram di Palermo: l’atto di vendita alla Società Italo – Belga del 28 Dicembre 1910
La storia delle cabine a Mondello, diventa sempre più calda, sembra quasi un rimbalzare tra responsabilità e decisioni da prendere! Chi vince? Chi perde? La Regione, il Comune o la società Italo – Belga, che gestisce l’Estate dei palermitani, anche di quelli che decidono di non andare?
Sceso in campo anche il Movimento 5 Stelle, che sposa sempre i malumori del Paese e nel nostro caso quelli urbani, questa storia delle cabine e delle grate, le chiamo così, che fino ad una manciata di anni fa, avevamo anche d’inverno sono stati e sono qualcosa che è andato crescendo sempre più dentro di noi.
Anche il Sindaco Orlando, cavalcando l’onda, è il caso di dirlo, ieri con un tweet è stato più efficace di articolo lungo pagine e pagine:
Installazione cabine violando disposizioni comunali e recente giurisprudenza deve essere sanzionata da PM informando magistratura penale
— Leoluca Orlando (@LeolucaOrlando1) 1 Giugno 2014
Supportato dal neo assessore alle attività produttive del Comune Giovanna Marano: “Serve ribadire che la società Italo-Belga non ha mai contattato il Suap per regolarizzare la propria posizione in ordine al pagamento degli oneri previsti. Ci troviamo in presenza di comportamenti non giustificati e contrari alla giurisprudenza. Sarebbe davvero inopportuno che la amministrazione regionale possa offrire supporto a comportamenti illegittimi a danno degli interessi pubblici”.
Torniamo indietro nel tempo e scopriamo come è cominciato tutto:
Questa è una storia che inizia più di un secolo fa a Piazza Marina, nello studio di un notaio il 28 Dicembre 1910….
nell’atto si leggono parti interessanti, come “Dalla vendita resta esclusa tutta la spiaggia marina, di demanio pubblico”… “ma gli interessati potranno richiedere speciale precaria concessione al Ministero della Marina per la durata non maggiore di novant’anni (solamente!)”.
Scoprirete anche i particolari della realizzazione de “Les Tramways de Palerme” che univ, in primis, lo stabilimento alla città!
Se vi va, ecco l’atto completo!
Ricordate? Se ne parlò un po’ di tempo fa, di questa scadenza incombente!
Altra bella nota, che a noi amanti della storia di Palermo, ci piace è scovare un antico modo di comunicare: “La società acquirente dovrà lasciare libero il passaggio, agli agenti del telegrafo per accedere al casotto”.
….Buona lettura!
Fonte, che ringrazio, Albaria.com