presidente del Senato GrassoDurante il mio ultimo lavoro seguendo quella che oggi è una nuova deputata del nostro Parlamento, ad un evento in campagna elettorale organizzato da Addiopizzo mi sono trovata seduta vicino a Pietro Grasso, eravamo in prima fila entrambi, lui aveva già parlato ma è rimasto a sentire la seconda parte dell’evento.

Avevo tutti i miei “ferri del mestiere” in mano, la testa ed il cuore concentrato per seguire il dibattito che coinvolgeva anche Laura Boldrini, ma sentivo dentro la voglia di girarmi fisicamente verso il Procuratore Antimafia da poco dimesso per candidarsi, e fargli questa domanda: “Adesso, chi ci proteggerà?

Non ho avuto il coraggio di chiederglielo, mi sono tenuta la domanda, l’ho deglutita, forse per timidezza e rispetto ma dentro non immaginate quanto ribollissi e di quanto io mi sia pentita di non avergliela fatta, anche dopo quando è andato via e mi ha stretto la mano e ci siamo guardati. Per giorni fino ad oggi mi sono chiesta del perché non sia stata capace di dare voce alla mia anima che urlava.

Oggi ho avuto la risposta, con la sua elezione a Presidente del Senato, che non gli ho mai fatto.