Cerchia Muta & Cerchia Sorda
Dai rudimentali RSS di FriendFeed a Flipboard, la rivista sociale che arricchisce le news unendole alle notizie generate dalla vostra cerchia sociale, dal Social Circle in avanti di strada ne abbiamo fatta parecchia. I social network sono entrati nella ricerca influenzando i risultati che otteniamo su Google: dei nostri amici ci fidiamo nella vita reale, per quale motivo non dovremmo farlo in quella virtuale?
A tutto questo mondo apparentemente ipersocial si affiancano due cerchie che spesso sottovalutiamo perché non le percepiamo ma esistono ed hanno il loro impatto: sono la Cerchia Sorda e quella Muta.
La Cerchia Sorda racchiude tutti i vostri contatti indifferenti ai contenuti da voi generati, la Cerchia Muta invece ha come membri chi percepisce il vostro contenuto ma non partecipa alla discussione, legge in silenzio (i vecchi lurker).
Da questa prima e semplice analisi questi due gruppi di persone, che ognuno di noi volente o nolente porta come zavorra, possono sembrare irrilevanti per la nostra esperienza sociale in Rete ma se approfondiamo i meccanismi di ranking che oggi ci vengono offerti, possiamo dedurre quanto possa essere negativo averli tra i nostri contatti.
Pensiamo subito a Klout, capace di misurare il grado d’interazione dei nostri account. Il punteggio è ottenuto dalla misurazione di Like, Retweet, +1, Check-in, e dall’ampiezza del network dell’utente, verificando quanto riusciamo ad essere “Influencer”. Nel caso in cui le dimensioni della cerchia sorda e muta fossero molto più grandi rispetto alla altre rischieremmo, nonostante le nostre capacità, di avere un punteggio basso.
Anche Microsoft ha fatto un investimento strategico in Klout, firmando un accordo pluriennale in cui Bing diventerà uno dei suoi partner più importanti. Grazie ad una social sidebar potremo scoprire “People Who Know” letteralmente le persone che sanno, prime in classifica in base al loro punteggio. Non dimentichiamo che Bing è il motore di ricerca che ci appare dentro Facebook, diventato ormai quasi il nostro “browser”, quindi la prossima volta che aggiungiamo un amico monitoriamo in quale cerchia andrà a collocarsi e quanto con il suo comportamento sarà capace di influenzarci.