Vi siete mai chiesti cosa provochi la cottura della pasta al forno palermitana, in un condominio?

Si perché l’odore va piano per piano, si insinua nelle nostre narici stimolando ricordi e voglie, dalla cottura del ragù a quando viene sfornata.

Ieri sono stata io a cucinarla e ad immaginare cosa accadesse a casa dei miei vicini!

I piano: “Ma che è sto ciavuru?”

II piano: “Questo è ragù sicuro ma così presto, sono le 8, non le secca a cucinare? Bha….”

III piano: “Gioia stanno facendo pasta al forno, quando me la prepari tu, devo aspettare Natale, amunì.

IV piano: “La facciamo una scommessa, secondo te che ci mette anelletti o tortiglioni?”

V piano: “Allora le cose sono due: o arancine alla carne ma Santa Lucia è a Dicembre o pasta al forno!”

VI piano: “Aspetta a me che mi passo la domenica mattina ad arriminare sugo…..”

VII piano: “Maria Santa, voglia mi è venuta ma non so cucinare….che faccio?”

VIII piano: “Ma cu stu cavuro?”

IX piano: ” Siamo sempre state due brave vicine, anche amiche a volte, una fetta non me la deve dare?”