Cento
Cento volte ci siamo guardate, altrettante ti ho studiato. Ti ho conosciuto che eri già grande, anche se per me era come se fosse iniziato tutto insieme, invece di anni ne avevi già sessantasette.
Fisicamente non ci somigliamo, forse le caviglie sottili, ed un po’ di miopia ma alcuni tratti del carattere invece sono simili.
Quando ero piccola e ti sentivo raccontare le tue storie di quando eri una ragazza mi chiedevo come avessi fatto a fare certe scelte, chiedendomi dove si trovasse la forza per farle , nonna, anche io sono cresciuta e ho trovato la stessa forza e determinazione che mi sbalordiva ascoltandoti, ma che mi affascinava.
Il nostro rapporto era affascinante, capaci di mangiare pizza e bere della birra, quando eravamo sole, come se fossimo due amiche, anche se già avevi più di novant’anni, o di litigare come sorelle, oppure di guardare youtube insieme.
Oggi sarebbero stati 100 di anni, stanotte ci siamo abbracciate, c’è chi dice che i sogni non siano nulla, solo un esercizio per la mente, ma quando accade di perdermi tra le braccia di qualcuno che non c’è più, provo una felicità che raramente da sveglia ho sentito.