Primarie Palermo:norme restrittive per gli immigrati ad 11 giorni dal voto
Parte da facebook la proposta nata da una idea di Pietro Milazzo, insieme ad altri tra cui Mila Spicola per aprire un tavolo tecnico delle Primarie per riaprire un tavolo tecnico per modificare la scelta fatta ultimamente sulla modalità dell’espressione del voto con una preregistrazione degli immigrati senza tessera.
Domani alcuni coordinamenti di migranti andranno in presidio in via Bentivegna.
” Non possiamo scegliere chi sarà sindaco, ma possiamo orientare chi sarà il candidato sindaco della parte politica che ci rappresenta. Siamo cittadini a metà, ma la metà che può votare alle primarie ha il dovere e la responsabilità di farlo. E, poi, deve convincere tutti quelli che il voto ce ‘hanno intero ad andare a votare per chi ha vinto le primarie. Noi non possiamo scegliere la politica, ma possiamo aiutare a cambiarla, la politica“. Faoussi, tunisino, torinese senza cittadinanza italiana.
In merito alla vicenda del voto alle primarie Palermo, per coloro che sono sprovvisti di tessere elettorali e in merito alle decisioni prese ieri dal tavolo tecnico, che riteniamo limitative e scoraggianti del voto. Proponiamo che il TAVOLO POLITICO delle PRIMARIE si riconvochi per MODIFICARE una scelta che consideriamo SBAGLIATA e Limitativa.
La decisione di una preregistrazione degli immigrati senza tessera infatti rappresenta un grave stravolgimento del regolamento delle Primarie adottato prima che la competizione avesse inizio.Tale decisione è grave per tre ordini di motivi: tecnico-formali, civili e politici.
E’ grave sotto il profilo formale, perché viola apertamente il Regolamento delle Primarie (ripetiamo, già approvato in precedenza col consenso di tutti i componenti) essendo in contrasto con quanto previsto dall’art. 1, dall’art. 6 ultimo comma e dall’art. 9, comma 9 che riconoscevano, al contrario, la piena legittimazione dei cittadini extracomunitari a votare senza preregistrazione.
E’, altresì grave sotto il profilo dei diritti civili promulgati da tutto il popolo della sinistra da sempre, perché tale scelta rappresenta una ghettizzazione dei cittadini extracomunitari in quanto ne mina, in linea di principio, la piena legittimazione a partecipare alle primarie come cittadini di pari e piena dignità rispetto a quelli palermitani-italiani – principio riconosciuto, da sempre, dalla sensibilità delle forze espressione del centrosinistra a livello nazionale.
E tale assurda decisione, è altresì grave sotto il profilo più propriamente politico in quanto, per la prima volta, viene delimitata, ristretta e ostacolata la piena e libera partecipazione dei cittadini extracomunitari ad una competizione di primarie, in distonia con le altre primarie svolte in tante città e da sempre. Infatti, né a Milano, né a Torino, né a Cagliari, né a Genova, né a Rieti né in nessuna altra competizione primaria dal 1996 ad oggi, sono state pensate e introdotte norme di tale natura che, per ciò stesso, snaturano e offuscano il profilo e la fisionomia stessa delle forze del centro sinistra non solo a Palermo ma livello nazionale.
Solo a Palermo si introducono norme così restrittive più vicine al sentire leghista che al popolo di sinistra e tale norme si introducono a solo 11 giorni dal voto.
NOI PROPONIAMO
Una modalità diversa da quella decisa in quel tavolo in modo da incoraggiare anzichè scoraggiare l’uguale diritto al voto da parte di tutti e, nello stesso tempo, garantire trasparenza e regolarità al voto da parte di chi è sprovvisto di tessera elettorale.
La nostra proposta, ripresa da Pietro Milazzo, è questa:
censimento in lista da compilare in tempo reale presso i gazebi (basta un banale pc con un elenco in excel per inserire e verificare subito nomi e voti , lo sa fare anche un bambino) e VOTO contestuale, senza preiscrizione in liste in giorni precedenti in orari limitati, con presentazione al seggio del permesso di soggiorno o richiesta in corso e/o carta d’identità.
Vai su Facebook per aderire alla proposta!