Qualche notte fa, mi è successo di vedere una mia foto, scattata tre anni fa, credo fossimo vicini al Natale.

Uno scatto di cui non avevo più memoria, era una immagine sopita, tra le cartelle di un computer.

Guardandola dopo tanto tempo ho provato tenerezza, verso quella ragazza riflessa in uno specchio, con i riccioloni lunghi e arruffati come  i suoi pensieri.

Una maglia un pò sollevata ed un fianco nudo, scoperto all’ obiettivo con il suo candore che forse ancora in poche hanno,  tra le dita un’etichetta e  la sensazione palpabile di imbarazzo provata ogni volta che una lente incontrava il suo corpo.

Avevo ventototto anni, tanti riccioli e qualche chilo in più di adesso.

Adesso, guardo quella ragazza e non mi riconosco, forse il tempo che passa ti cambia e quella ragazza nella foto a due dimensioni non sono più io, o meglio l’altra “monachella” ha vissuto, ci ha provato ma è sfuggita, andando via, lasciando una donna, con il suo bagaglio, pronto per il suo prossimo viaggio.