Guardare Palermo da un altro punto di vista di fa allontanare da certe dinamiche che ti hanno reso complici, vittime e succubi di una città soffocante.

Strade che non ti permettono di sgattaiolare da una traversa, come se tutto fosse su un binario a senso unico senza via di uscita, caldo che ti opprime anche d’inverno, radiazioni solari intrappolate dentro la tua automobile che non ti lasciano una via di fuga.

Una uscita di sicurezza da cui potere prendere aria, almeno per un momento.

Da cosa dipende questa ventata di lucidità? E’ forse, tutto dettato dall’eremo in cui mi trovo o dalla tortora che mi sta vicino, che mi suggerisce che questo è il posto giusto dove vivere?

Ogni mattina, come se fossi una pendolare raggiungo la mia città, come se mi buttassi in una bolgia, non c’è estate che tenga o ferie alle porte, è tutto lì, il traffico con  “la munnizza” che non è andata più via.

E’ passato un anno, o forse più da quando abbiamo iniziato ad avere i cassonetti in fiamme ed ancora, ci fanno compagnia, insieme alla TARSU che aumenta!

Mi chiedo ancora se, Palermo vuole allontanarmi, sono io che non la sopporto più o è si tratta del più semplice rapporto di amore ed odio??!?