L' Ontogenesi
Sembra domenica ed invece è l’ennesimo giorno rosso sul calendario della mia vita.
Qui in Italia ne abbiamo praticamente uno o più al mese!
Anche se sono agli sgoccioli dei miei ventinove anni, sto cominciando a riflettere su come la nostra ontogenesi sia uguale non solo per me ma per chiunque.
La goccia che ha fatto traboccare il mio vaso, ormai pieno da questi momenti è stata la visione di un dvd in cui mia cognata festeggiava il suo primo anno di vita: lei spegneva le candeline con i genitori gli zii, i cugini.
Guardandolo mi sarei fatta un pianto, anzi ho trattenuto le lacrime, deglutivo, questi nastri ormai rovinavati mi mettono molta malinconia anche se sono dei documenti fantastici Ho avuto la possibilità di vedere delle persone che sono entrate nella mia vita da poco, quando ancora avevano una bimba piccola piccola, cioè mia cognata.
Intanto di anni ne sono passati trenta e anche noi eravamo a Milano, appassionatamente, per Renato.
Credo che nessuna delle due famiglie avevesse in mente di ritrovarsi tutti insieme in un’ altra città, per il nostro nipotino.
Forse la vita, quella vera è solo questa: i tuoi affetti, le tue radici, la persona che ami vicino a te con cui costruire piano piano qualcosa di simile alla tua famiglia.
Così sarebbe tutto davvero bello ma quello che mi atterisce però è vedere chi è capace di imporre a se stesso questa ontogenesi facendo poi tutto questo come un compito da consegnare.
Tappe imposte da una società gregaria.
Dicono che la vita sia bella perchè è varia e allora perchè non lasciarsi trasciare solo dai sentimenti che spesso sono quelli il vero motore di tutto??