Sabato sera, sempre a casa. Lasciare scorrere la vita addosso sta diventando pesante, mi sono ritrovata alle 6 del pomeriggio tra le coperte del letto come se fosse notte, guardando il cellulare silente e sparadomi canzoni con il mio i-poddino, vista dall’ esterno puo’ sembrare una delle solite scene da film di una ragazza in fase post adolescienzale (che si sta allungando in maniera esponenziale) ma è la mia vita. Niente pellicola, nessuno che mi dica cosa dire o fare non avrebbe nulla da suggerirmi comunque, potrebbe dirmi di stare ferma, di guardare un ipotetico orizzonte facendo capire dal mio sguardo quello che ho dentro. Credo di essere una persona speciale ma non l’ha capito nessuno(super tristezza), anche se tanta gente mi vuole bene, riflettendo pero’ mi rendo conto che è semplice diventare mio amico, sono cosi ingenua che poi quando arriva la pugnalata alle spalle indico pure dove mirare per farmi ancora piu’ male.

Come sempre non imparo , mi imbarco in fantastiche amicizie che mi portano alla deriva e che scappano con la scialuppa di salvataggio ed io cerco di tornare alla riva a nuoto, pinneggiando 🙂

Un giorno diventero’ grande e capiro’ che non ci si deve dare in toto? No, non ci riesco, io adoro avere amici , stare con loro, organizzare, cioe’ era cosi’. Adesso sono rinchiusa dentro me stessa, passo molto tempo con mia madre, chi mi puo’ volere piu’ bene di lei? Litighiamo tanto ma lei mi capisce ed io non so fingere e lei riesce ad interpretare tutto quello che è in eruzione dentro la mia mente.

Dopo l’ora nel letto a diventare corpo unico con le lenzuola ho appeso delle foto di due cormorani, un airone e un falco pellegrino, sono un po’ piu’ serena con loro che vegliano su di me.

Adesso tanto per cambiare mi è finito il credito e non ho risposto al messaggino del mio povero fidanzato emigrato per la sola colpa di avere studiato ingegneria informatica, perche’ adesso la laurea viene punita con l’esilio.